Dubbi e pregiudizi

 

Conoscere i dubbi e i pregiudizi che circondano la figura dello psicologo e della terapia è il primo passo per promuovere il prendersi cura del proprio benessere come compito quotidiano e per far sì che la figura dello psicologo faccia sempre meno paura.

La psicoterapia dura tanto?

Non sempre, esistono consulenze psicologiche, che per definizione possono durare uno o pochi colloqui, percorsi brevi, più mirati al sintomo che durano pochi mesi, e percorsi lunghi, per situazioni più complesse e strutturate. La durata complessiva dipende dal motivo della consultazione, dall’approccio del terapeuta e da quanto stabilito con il professionista nelle prime sedute. Comunque occorre diffidare da chi promette risultati miracolosi in tempi eccessivamente brevi.

Nessuno potrà capire il mio dolore!

Già solo questo convincimento è ciò che in parte sostiene ed alimenta il malessere. L’esperienza maturata nel tempo e con la pratica, la formazione continua e l’empatia sono gli strumenti che lo psicologo coltiva e utilizza per affrontare situazioni diverse, anche se non vissute in prima persona.

Lo psicologo potrebbe manipolare la mia mente.

“… Lo psicologo rispetta l’autonomia e le credenze dei suoi pazienti, si astiene dall’imporre il suo sistema di valori e non usa in modo inappropriato la sua influenza…” (Codice Deontologico degli Psicologi, art 4). Comunque è necessario rivolgersi a professionisti iscritti all’Ordine, che garantisce che i suoi membri abbiano compiuto l’iter formativo ed esperienziale necessario per esercitare la professione.

Lo psicologo è per i matti.

Tra tutte le persone che si rivolgono allo psicologo, una parte di queste soffre realmente di disturbi psichici, più o meno gravi, un’altra parte consistente vive problematiche circoscritte, come una difficoltà emotiva, una fatica relazionale, un momento di crisi, un evento stressante. Noi tutti attraversiamo questi momenti nel corso della vita e possiamo uscirne più velocemente e in modo maggiormente positivo con un aiuto qualificato. Senza dimenticare che può rivolgersi allo psicologo anche chi sta bene ma vuole stare meglio e chi desidera compiere un viaggio conoscitivo dentro sé stesso.

Dallo psicologo ci vanno le persone deboli.

Cercare soluzioni ai propri problemi in autonomia è salutare, ma a fronte di tentativi infruttuosi o di un malessere protratto nel tempo è meglio rivolgersi ad un professionista. Riconoscere disagi e limiti personali è in realtà un grande atto di forza. Responsabilità e merito del cambiamento sono esclusivamente personali: nessuno può affrontare il disagio psicologico al nostro posto.

Perché rivolgersi allo psicologo se posso parlare con un amico?

La natura delle due relazioni è totalmente diversa, lo psicologo non è coinvolto in dinamiche affettive con il paziente, è più obiettivo ed è possibile parlargli di tutto senza la paura di modificare/complicare le situazioni quotidiane. Lo psicologo è concentrato sul paziente, il paziente su di sé, e ciò crea uno spazio utile all’esplorazione e al cambiamento. Lo psicologo possiede competenze e strumenti utili ad affrontare difficoltà strutturate, cose di cui un amico non dispone.

Se sei psicologo mi leggi nella mente?

Lo psicologo non è dotato di poteri paranormali, dunque non è in grado di capirvi e di aiutarvi al primo sguardo. Solo parlando ed esternando le proprie difficoltà il professionista può conoscervi, capirvi e quindi aiutarvi.

E’ veramente possibile risolvere i problemi solo parlando?

Il linguaggio non serve solo per descrivere la realtà ma è il mezzo attraverso cui essa viene costruita. Parlare aiuta a cambiare modo con cui attribuiamo significato al mondo, modificando di conseguenza i nostri atteggiamenti e comportamenti. La psicoterapia cognitivo-comportamentale non si avvale del solo colloquio clinico come strumento terapeutico, ma anche di test e questionari, di compiti per casa, di training di rilassamento e di esercizi comportamentali.

Io sono fatto così ed è impossibile cambiare!

Molte persone pensano di essere nate e cresciute con un determinato carattere e di non avere altre alternative di comportamento. In realtà abbiamo la responsabilità di come ci comportiamo e abbiamo il potere di regolare le nostre reazioni, che possiamo sviluppare lavorando su noi stessi autonomamente o con l’aiuto di un professionista. Il cambiamento è sempre possibile, se voluto ed esercitato.

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